La questione del mese: gite si o no?
 
All’ultima assemblea sindacale, dove era presente la maggioranza dei professori, è stata presa la decisione di protestare contro la legge finanziaria rinunciando a fare gite extraurbane. I professori denunciano tagli ai fondi concessi per quest’anno alla nostra scuola, il mancato pagamento di parte di quelli dello scorso anno scolastico, la riduzione del personale di sostegno per i ragazzi portatori di handicap, il taglio delle spese per quanto riguarda il personale di pulizia e l’aumento del numero di alunni per classe previsto per i prossimi anni (si arriverà fino a 30). Così, al contrario dei soliti scioperi, le persone che ci rimetteranno non saranno più solo i professori, ma in particolare le agenzie di viaggio, gli albergatori e soprattutto gli studenti. La protesta parte dalla nostra scuola per poi allargarsi alle altre scuole di Pisa, provincia , regione ed infine a tutte le scuole d’Italia. Ma ancora le altre scuole pisane non si sono pronunciate.
La professoressa Sbrana, che abbiamo intervistato a questo proposito, è pienamente d’accordo con questa scelta. Pensa, inoltre, che sia anche un modo di protestare dal momento che i professori che portano in gita i propri studenti hanno delle enormi responsabilità e se per esempio gli capita di dover fare un pasto fuori programma non gli viene nemmeno rimborsata la spesa.
Chiara Falsini 3C
 
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